Interview con Timo

DPD: "Cosa le piace di più del tuo lavoro"?
Timo: "Quello che mi piace di più del mio lavoro è aiutare le persone che ci chiamano, suggerendo premurosamente le possibili soluzioni, rassicurandoli e dando loro un feedback soddisfacente. In particolare mi fà piacere quando un cliente che all'inizio della telefonata era molto arrabbiato e durante la chiamata si calma notevolmente e addirittura alla fine saluta con un bel grazie. In questo modo lui o lei mi mostra apprezzamento, il che mi rende personalmente molto felice".

DPD: "C'è una situazione che ti è rimasta particolarmente impressa nel suo lavoro"?
Timo: "Sì. Una volta ho avuto al telefono una signora anziana che si sentiva notevolmente persa perché non aveva alcuna connessione con la tecnologia di oggi. Voleva restituire un pacco ma non sapeva come fare. Dato che avevo notato che era davvero in difficoltà, mi sono preso un minuto in più per creare un account di posta elettronica con lei, che avrebbe potuto usare per contattare direttamente il mittente e richiedere l'etichetta di ritorno. Le ho anche spiegato in quale negozio di pacchi DPD Pickup poteva consegnare il suo pacco. Ho potuto sentire la sua gratitudine alla fine della nostra conversazione e ho anche ricevuto un'altra e-mail molto bella da lei qualche giorno dopo, dove mi ha ringraziato di nuovo".

DPD: "Quali sono stati i tre momenti migliori che hai vissuto l'anno scorso e perché"?
Timo: "Questa è una buona domanda. Posso rispondere molto semplicemente. Il primo momento è stato quando ho finito il mio apprendistato commerciale (profilo E) con una media di cinque. La seconda è stata la conferma positiva da parte della DPD, perché non è scontato trovare subito un lavoro direttamente dopo la formazione. Ero ancora più contento del mio nuovo impiego. Il mio terzo momento migliore è stato l'acquisto dell'auto dei miei sogni, una Mercedes Classe C. Ho risparmiato tutta la mia istruzione per la mia macchina. È stato un momento incredibilmente indescrivibile quado sono riuscito a comprarla e pagarla con i miei risparmi".

DPD: "Hai qualche oggetto di valore che porti sempre con te? E se sì, hanno un significato speciale per te"?
Timo: "Fondamentalmente solo le mie cose di base, come il mio cellulare, i miei Apple AirPods e le chiavi della mia auto. Queste cose non hanno un significato speciale per me. Sono un fan assoluto della musica e mi piace molto ascoltare l'hip-hop e il rap inglese, soprattutto dagli Stati Uniti e dal Regno Unito. Per il resto, questi oggetti sono solo utili e mi semplificano la vita".

DPD: "Come ti accorgi che stai lentamente invecchiando"?
Timo: "Onestamente, gli ultimi anni sono passati troppo in fretta in termini di sensazioni. Ti accorgi che stai invecchiando perché in passato doveva sempre succedere qualcosa - sempre azione. Oggi, si tende a mettere consapevolmente da parte periodi di tempo in cui si vuole avere la propria pace e tranquillità e poi si gode di questa pace e tranquillità al massimo".

DPD: "Quale film ti ha ispirato di più nella tua vita finora"?
Timo: "Con questa domanda nominerei tre serie di film. Sicuramente il Signore degli Anelli, Harry Potter e Star Wars. Ti insegnano molti valori morali, come comportarti in certe situazioni. Inoltre, dimostrano che anche come un cosiddetto sfavorito, si ha sempre la possibilità di ottenere qualcosa, anche se non sempre si hanno i presupposti ottimali.

DPD: "Cosa vorresti assolutamente imparare di nuovo"?
Timo: "Ero già membro di un club di boxe. In quel periodo, ho avuto il mio primo contatto con questo sport, che mi ha reso personalmente molto entusiasta e mi ha fatto progredire. Mi piacerebbe tornare a questo sport e combattere i miei primi combattimenti da dilettante come obiettivo. Trovo il pugilato molto interessante perché per me non solo esprime un'incredibile energia e forza, ma implica anche una forte forma mentale e una calma e serenità interiore. Un pugile impara in una situazione di pressione assoluta a mantenere una mente chiara e a tenere tatticamente sotto controllo il suo avversario. Non è solo uno sport, ma un vero e proprio stile di vita".